Il Filo Rosso
Introduzione
Le ragioni del cuore
Sono quelle che mi hanno spinto a sostenere e portare avanti un progetto che voleva dare voce ai ragazzi che sono guariti. Sono le ragioni del cuore, quelle che mi hanno sostenuto nel percorso di malattia di mio figlio e che ora mi indicano la strada per aiutare coloro che questo percorso lo stanno appena iniziando. Infatti proprio per averlo provato in prima persona, so che il conforto maggiore pu? venire in special modo dalla voce e dall?esperienza di un altro genitore che ha passato prima di te quel travaglio interiore, ha provato quel dolore lacerante dal quale si pensa non si potr? mai uscire ed ? per questo che ho creduto fermamente in questa idea. Sono anche queste le ragioni che quotidianamente mi supportano nella mia collaborazione con l?associazione di genitori Carmine Gallo Onlus, di cui, mio malgrado sono vice-presidente. Un?associazione che da anni, molto prima di me, ? presente all?ospedale Pausilipon di Napoli a fianco degli operatori sanitari e delle famiglie per contribuire a rendere la degenza, la cura e le problematiche legate alle malattie onco-ematologiche, sempre pi? sopportabili dai bambini e dai loro parenti. Moltissime sono le attivit? e i progetti che vedono l?associazione a fianco delle istituzioni per un?alleanza terapeutica sempre pi? all?avanguardia.
Perci? eccoci qui ora a guardarci negli occhi, a sorridere e a gioire per questi ragazzi che sono ormai adulti e che hanno voluto raccontare le loro storie e contribuire in tal modo al successo di questa ulteriore iniziativa. Storie che potranno essere di aiuto e di speranza per altri, ma anche rinforzare in noi stessi la fiducia nel futuro. Infatti noi genitori dei ragazzi guariti, a volte, abbiamo paura anche a pronunciarla questa parola: guarigione. E? una sorta di sottile timore, un fremito del cuore che non confessiamo a nessuno, ma che ci attanaglia l?anima e si scioglie solo quando nostro figlio o nostra figlia ci sorridono o ci abbracciano. E il mio pensiero va a tutti quei bimbi che non ci sono pi?, i cui genitori nonostante tutte le cure e l?affetto non hanno avuto la possibilit? di vederli crescere, ma il cui ricordo ? indelebile nei loro e nei nostri cuori, anche loro come tutti sono un po? figli nostri.
La realizzazione di questo piccolo volume non ? stata un?opera facile?Nonostante le buone intenzioni, quasi tutti gli autori, i protagonisti delle storie, si sono fatti pregare, sollecitare, sono stati incalzati dalle mie richieste ripetute nel tempo e finalmente abbiamo raggiunto l?obiettivo che ci eravamo prefissati e un numero sufficiente di testimonianze. Alcuni erano pi? entusiasti, altri pi? restii, qualcuno ha scritto molto o moltissimo, altri un po? meno. La vita quotidiana, gli studi, il lavoro, lo sport sono oggi diventati per loro attivit? prioritarie che non consentivano spesso di trovare uno spazio per il ricordo. Ricordo spesso doloroso, motivo che ha spinto alcuni a non voler offrire la propria testimonianza di un?esperienza che giustamente si vuole cercare di dimenticare, perch? sentita ormai come un passato lontano. Altri ragazzi, invece, hanno condiviso le mie ragioni, le ragioni del cuore?, contribuendo cos? a dare una speranza, a stendere una mano verso quelle famiglie che oggi si sentono disperate. Questi ragazzi hanno creduto che la loro testimonianza positiva potesse aiutare e donare fiducia ad altri e condurli pi? facilmente verso la via della guarigione. Il percorso di malattia ? lungo e difficile, ma a volte fatto anche di episodi divertenti, di familiarit?, di fratellanza e di rapporti d?amicizia che non si sono mai sciolti. Sono i rapporti nati in reparto, in corsia, fra una flebo e un piatto di spaghetti, tra una partita a play station e una trasfusione, sia tra i pazienti che tra i genitori. E? anche questo quello che si legge tra le pieghe dei racconti?.Ogni ex paziente quindi ha espresso liberamente le sue idee e ha scritto ci? che voleva e il risultato, a mio avviso, ? una raccolta commovente e suggestiva, toccante non solo per coloro che forse, anche solo trasversalmente, si sono trovati ad affrontare problematiche uguali o simili, ma anche per quelli che fortunatamente quest?esperienza non l?hanno vissuta e appunto per questo dovrebbero essere spinti ad apprezzare ancora di pi? la vita.
Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato a far s? che questo mio piccolo sogno si realizzasse: i ragazzi innanzi tutto e le loro famiglie, l?Associazione Genitori Carmine Gallo onlus, cui andr? tutto il ricavato delle vendite del libro, l?editore Franco Di Mauro che con molta semplicit?, disponibilit? e sensibilit? ha voluto contribuire a rendere concreto questo progetto.
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Paola Ragni
Vice-presidente
Ass.ne Carmine Gallo onlus