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Categoria: Iniziative editoriali

La Divina Famiglia

A cura di Bruno Antignani

L’autore, Bruno Antignani, non ? uno scrittore di professione. “… ? un regalo alla mia famiglia…” ha detto, infatti l’ha chiamato “la divina famiglia”, uscir? a fine settembre, completamente autofinanziato, senza editore.

Si tratta di un testo esilarante, divertente in cui racconta episodi della sua vita e della sua famiglia numerosa ed allargata.

Attivo anche un sito che lui ha creato per questo libro

http://ladivinafamiglia.myblog.it

?LA DIVINA FAMIGLIA?
DI BRUNO ANTIGNANI

E’ STATO PRESENTATO SABATO 6 OTTOBRE 2007, ALLE ORE 15.30,
PRESSO L?ANTISALA DEI BARONI AL MASCHIO ANGIOINO.

Leggi l’introduzione del libro
Gli utili della vendita di questo libro sono destinati all’Associazione di Genitori “Carmine Gallo” Onlus, del Dipartimento di Oncologia dell’Ospedale Pediatrico “Pausilipon” di Napoli.

La Divina Famiglia

Introduzione

Nel mezzo del cammino della mia vita mi ritrovai figlio, fratello, fidanzato, marito, genero, cognato e padre, un buon lavoro, vari hobby e tanti amici.

Un libro diviso in undici capitoli divertenti e realistici, che raccontano i miei primi quarant’anni.

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Bruno Antignani

The Globemon

A cura del Dott. Aldo Misuraca

I bambini ricoverati presso il Dipartimento di Oncologia dell’Ospedale Pausilipon raccontano il mondo misterioso del corpo umano. Attraverso fumetti e testi incredibilmente fantasiosi immaginano l’esistenza dei Globemon, globuli guerrieri che all’interno del loro corpo lottano eroicamente contro i globuli bianchi anomali con lo scopo di vincere il male che li affligge. Un mondo di animaletti, ideati e rappresentati dai bambini stessi, dal muso simpatico e piccoli eroi con tratti somatici che ricordano i fumetti Manga.

Si leva dal nulla un esercito agguerrito di volontari che attaccano in avanscoperta, difendono i confini e si impegnano ad elaborare le pi? raffinate strategie belliche. Per una volta l’et? adulta si lascia guidare dalla forza e dalla fantasia dell’et? bambina e fa dei Globemon molto pi? di un libro di fumetti trasformandoli in un coro di voci e silenzi che sostituiscono al grigio della malattia i colori dell’ironia e dell’immaginazione.

A curare e seguire i bambini del Pausilipon in questo percorso terapeutico e creativo ? il Dott. Aldo Misuraca del Dipartimento di Oncologia dell’Ospedale Pausilipon – AORN Santobono-Pausilipon di Napoli.

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Il libro ? disponibile presso l’Ospedale Pausilipon.

Per informazioni scrivere per e-mail all’indirizzo: info@associazionecarminegallo.na.it

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Gli utili della vendita di questo libro/fumetto sono destinati all’Associazione di Genitori “Carmine Gallo” Onlus, del Dipartimento di Oncologia dell’Ospedale Pediatrico “Pausilipon” di Napoli.

Il Filo Rosso

A cura di Paola Ragni

il Filo Rosso
racconti di vita
a cura di Paola Ragni

letture
di Patrizio Rispo

Leggi l’introduzione e la prefazione del libro

Presentazione libro “Il Filo Rosso” da TG3 Campania del 30 aprile 2011

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Il Filo Rosso

Introduzione

Le ragioni del cuore

Sono quelle che mi hanno spinto a sostenere e portare avanti un progetto che voleva dare voce ai ragazzi che sono guariti. Sono le ragioni del cuore, quelle che mi hanno sostenuto nel percorso di malattia di mio figlio e che ora mi indicano la strada per aiutare coloro che questo percorso lo stanno appena iniziando. Infatti proprio per averlo provato in prima persona, so che il conforto maggiore pu? venire in special modo dalla voce e dall?esperienza di un altro genitore che ha passato prima di te quel travaglio interiore, ha provato quel dolore lacerante dal quale si pensa non si potr? mai uscire ed ? per questo che ho creduto fermamente in questa idea. Sono anche queste le ragioni che quotidianamente mi supportano nella mia collaborazione con l?associazione di genitori Carmine Gallo Onlus, di cui, mio malgrado sono vice-presidente. Un?associazione che da anni, molto prima di me, ? presente all?ospedale Pausilipon di Napoli a fianco degli operatori sanitari e delle famiglie per contribuire a rendere la degenza, la cura e le problematiche legate alle malattie onco-ematologiche, sempre pi? sopportabili dai bambini e dai loro parenti. Moltissime sono le attivit? e i progetti che vedono l?associazione a fianco delle istituzioni per un?alleanza terapeutica sempre pi? all?avanguardia.

Perci? eccoci qui ora a guardarci negli occhi, a sorridere e a gioire per questi ragazzi che sono ormai adulti e che hanno voluto raccontare le loro storie e contribuire in tal modo al successo di questa ulteriore iniziativa. Storie che potranno essere di aiuto e di speranza per altri, ma anche rinforzare in noi stessi la fiducia nel futuro. Infatti noi genitori dei ragazzi guariti, a volte, abbiamo paura anche a pronunciarla questa parola: guarigione. E? una sorta di sottile timore, un fremito del cuore che non confessiamo a nessuno, ma che ci attanaglia l?anima e si scioglie solo quando nostro figlio o nostra figlia ci sorridono o ci abbracciano. E il mio pensiero va a tutti quei bimbi che non ci sono pi?, i cui genitori nonostante tutte le cure e l?affetto non hanno avuto la possibilit? di vederli crescere, ma il cui ricordo ? indelebile nei loro e nei nostri cuori, anche loro come tutti sono un po? figli nostri.

La realizzazione di questo piccolo volume non ? stata un?opera facile?Nonostante le buone intenzioni, quasi tutti gli autori, i protagonisti delle storie, si sono fatti pregare, sollecitare, sono stati incalzati dalle mie richieste ripetute nel tempo e finalmente abbiamo raggiunto l?obiettivo che ci eravamo prefissati e un numero sufficiente di testimonianze. Alcuni erano pi? entusiasti, altri pi? restii, qualcuno ha scritto molto o moltissimo, altri un po? meno. La vita quotidiana, gli studi, il lavoro, lo sport sono oggi diventati per loro attivit? prioritarie che non consentivano spesso di trovare uno spazio per il ricordo. Ricordo spesso doloroso, motivo che ha spinto alcuni a non voler offrire la propria testimonianza di un?esperienza che giustamente si vuole cercare di dimenticare, perch? sentita ormai come un passato lontano. Altri ragazzi, invece, hanno condiviso le mie ragioni, le ragioni del cuore?, contribuendo cos? a dare una speranza, a stendere una mano verso quelle famiglie che oggi si sentono disperate. Questi ragazzi hanno creduto che la loro testimonianza positiva potesse aiutare e donare fiducia ad altri e condurli pi? facilmente verso la via della guarigione. Il percorso di malattia ? lungo e difficile, ma a volte fatto anche di episodi divertenti, di familiarit?, di fratellanza e di rapporti d?amicizia che non si sono mai sciolti. Sono i rapporti nati in reparto, in corsia, fra una flebo e un piatto di spaghetti, tra una partita a play station e una trasfusione, sia tra i pazienti che tra i genitori. E? anche questo quello che si legge tra le pieghe dei racconti?.Ogni ex paziente quindi ha espresso liberamente le sue idee e ha scritto ci? che voleva e il risultato, a mio avviso, ? una raccolta commovente e suggestiva, toccante non solo per coloro che forse, anche solo trasversalmente, si sono trovati ad affrontare problematiche uguali o simili, ma anche per quelli che fortunatamente quest?esperienza non l?hanno vissuta e appunto per questo dovrebbero essere spinti ad apprezzare ancora di pi? la vita.

Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato a far s? che questo mio piccolo sogno si realizzasse: i ragazzi innanzi tutto e le loro famiglie, l?Associazione Genitori Carmine Gallo onlus, cui andr? tutto il ricavato delle vendite del libro, l?editore Franco Di Mauro che con molta semplicit?, disponibilit? e sensibilit? ha voluto contribuire a rendere concreto questo progetto.

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Paola Ragni
Vice-presidente
Ass.ne Carmine Gallo onlus

Il Filo Rosso

Prefazione

E? bello poter leggere i racconti di ragazzi, alcuni di loro invero gi? adulti, che hai conosciuto in un periodo non facile della loro vita, pi? o meno lontano, ma ormai ?passato da raccontare?. Quando mi ? stato chiesto di scrivere qualche riga di presentazione ho fatto uno dei tanti errori che compio quotidianamente: ho accettato, senza riflettere sul fatto di essere uno scrittore molto peggiore dei ragazzi autori di questi brevi racconti di vita. Cos? mi ? tornato in mente un episodio di qualche mese fa. In uno dei miei tanti pomeriggi di ospedale sono entrato, quasi per errore, in una stanza ove era in corso una riunione cui partecipavano alcuni volontari ed una serie di giovani che non conoscevo. Chiesi scusa del disturbo e stavo per andarmene quando: ?Dottore, ma non ci saluta neanche!? ?????????? ?E chi sono?? mi domandai. Frenetico lavoro mnemonico ma? niente! Poi vedo Riccardo, poi Livia, poi Nico? mamma mia! Non avevo riconosciuto i miei bambini! Sono invecchiato, pensai. O forse no, sono loro che sono diventati giovani adulti, ormai dentro, da protagonisti della loro vita. Ecco il senso del nostro lavoro, ecco il regalo pi? grande che noi riceviamo da loro. Questi loro diari, racconti, testimonianze, chiamiamoli come vogliamo, sono certo belli, di conforto a chi ha ancora da affrontare un percorso difficile di cui questi ragazzi testimoniano un esito positivo, ma sono anche un regalo a noi cosiddetti operatori sanitari. Senza Livia, Nico, Riccardo e tanti altri la nostra vita sarebbe una sconfitta, direi una disfatta su tutti i fronti; loro invece sono la nostra ?benzina? per andare avanti. Quindi grazie a voi e a quelli che verranno, Ciro, Giovanni, Anna, Vincenzo, Luigi, Martina? che tra tanti anni racconteranno ai loro nipoti: ?Tanti anni fa vostro nonno si ammal? e fu portato dai bisnonni in un piccolo Ospedale che aveva un panorama eccezionale sul mare dove un medico con pochi capelli bianchi ci accolse??.

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Napoli, 30 ottobre 2010

Giuseppe Menna
Pediatra Ematologo
Ospedale Pausilipon di Napoli